La Sacra Bibbia > Genesi
Creazione
della donna e il matrimonio.
Poi il Signore
IDDIO disse : " Non è bene che l'uomo sia solo: Io gli
farò un aiuto simile a lui ".
Or IDDIO aveva già
formato dalla terra tutti gli animali della campagna e tutti gli
uccelli del cielo . Li condusse quindi da Adamo per vedere
con qual nome li avrebbe chiamati ; poichè il nome che egli
avrebbe imposto ad ogni animali vivente , quello doveva essere il
suo vero nome . Adamo dunque dette il nome ad ogni animale
domestico , a tutti gli uccelli del cielo , e ad ogni animale
della campagna. Ma per Adamo non si trovò un aiuto degno di
lui.
Or il Signore IDDIO fece cadere un sonno profondo
su Adamo , che si addormentò. E mentre dormiva , DIO prese
una costola da lui e al posto di essa formò di nuovo la
carne . E il Signore IDDIO dalla costola tolta ad Adamo formò
la donna , poi la condussa ad Adamo. Allora Adamo esclamò :
" Questa , si è osso delle mie ossa ,
e
carne della mia carne!
Questa sarà chiamata donna
,
perchè è stata tratta dall'uomo .
Perciò
l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla
sua donna e saranno una sola carne . Or Adamo e sua moglie erano
erano tutt'e due igniudi , ma non ne avevano vergogna , in grazia
della loro santità originale.
La
creazione della donna
la
posizione della donna all'origine del mondo
“Dio creò
l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò
maschio e femmina” (Gn 1:27). Qui siano al primo racconto
genesiaco della creazione dell’essere umano. Si noti come
dopo aver detto “lo creò”, al singolare, il
testo prosegue con “li creò maschio e femmina”.
Yeshùa ricordò ciò in Mr 10:6: “Al
principio della creazione Dio li creò maschio e
femmina”.
Nel secondo racconto genesiaco della
creazione si legge: “Dio il Signore formò l'uomo
dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito
vitale e l'uomo divenne un'anima vivente . . . Poi Dio il Signore
disse: ‘Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò
un aiuto che sia adatto a lui’ . . . Allora Dio il Signore
fece cadere un profondo sonno sull'uomo, che si addormentò;
prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto
d'essa. Dio il Signore, con la costola che aveva tolta all'uomo,
formò una donna e la condusse all'uomo. L'uomo disse:
‘Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne
della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è
stata tratta dall'uomo’”. - Gn 2:7,18,21-23.
Iniziamo
con il vedere i vocaboli. “Dio creò l’uomo”
(Gn 1:27): nel testo ebraico la parola “uomo” e ?????
(adàm). Questo adàm fu formato “dalla polvere
della terra” (Gn 2:7): in ebraico “terra” è
??????? (adamà). Tanto per capire, la relazione è
come tra “terra” e “terroso” in italiano.
Nel testo biblico si usa ??????? (hadàm), con l’articolo:
“il terroso”. Quando però più
avanti Adamo dice che la sua compagna appena creata da Dio “sarà
chiamata donna perché è stata tratta dall'uomo’”
(Gn 2:23), compare una nuova parola per “uomo”: ?????
(ysh). La dichiarazione di Adamo fornisce anche l’etimologia
per il nome dato alla compagna, ovvero “donna”. In
molte lingue occidentali, tra cui l’italiano, il
collegamento non si coglie, perché si hanno nomi
diversissimi tra loro: in italiano, uomo e donna; in inglese man e
woman; in francese, homme e femme; in spagnolo hombre e mujer; in
tedesco mann e frau. Nell’ebraico il collegamento è
evidente perché si ha la stessa parola (al maschile e al
femminile): il nome “donna” è ??????? (ishà).
Ysh e ishà: “uomo” e (se ci è consentita
la licenza) “uoma”. Se vogliamo essere più
precisi: uomo maschio e uomo femmina. La traduzione greca della
LXX è precisa, essendo il greco una lingua molto ricca.
Quando in Gn 1:27 si dice che Dio creò l’uomo
(maschio e femmina), si usa la parola ?????p?? (ànthropos),
che indica l’essere umano, sia maschio che femmina; quando
in Gn 2:23 si distingue l’uomo dalla donna, si usano le
parole ???? (anèr) per “uomo” e ???? (günè)
per “donna”; da queste parole derivano le italiane
antropologia (studio dell’essere umano), andrologia (studio
dell’essere umano maschio) e ginecologia (studio dell’essere
umano femmina).
Se osserviamo il susseguirsi della creazione
divina, notiamo che è tutto un crescendo. Dalla vegetazione
si passa agli animali per giungere infine all’essere umano.
L’ultima creazione di Dio è il suo capolavoro: la
Donna.
Oggi, nella condizione attuale dell’umanità,
la posizione della donna è molto offuscata. Lo è da
millenni, sin da subito dopo la caduta di Adamo ed Eva.
Nel
primo secolo della nostra èra dei farisei si avvicinarono a
Yeshùa “per metterlo alla prova, dicendo: ‘È
lecito mandare via la propria moglie per un motivo qualsiasi?’”.
“Egli rispose loro: ‘Non avete letto che il Creatore,
da principio, li creò maschio e femmina e che disse: Perciò
l'uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con
sua moglie, e i due saranno una sola carne? Così non sono
più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito,
l'uomo non lo separi’” (Mt 19:4-6). Yeshùa
richiama qui Gn 2:24: “L'uomo lascerà suo padre e sua
madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne”.
Quei maschilisti farisei replicarono: “Perché dunque
Mosè comandò di scriverle un atto di ripudio e di
mandarla via?” (Mt 19:7). Qui i farisei si riferiscono a Dt
24:1 in cui si legge. “Quando un uomo sposa una donna che
poi non vuole più, perché ha scoperto qualcosa di
indecente a suo riguardo, le scriva un atto di ripudio, glielo
metta in mano e la mandi via”. Come conciliare le parole di
Yeshùa (“Quello dunque che Dio ha unito, l'uomo non
lo separi”) con la prescrizione mosaica? Lo spiega lo stesso
Yeshùa: “Fu per la durezza dei vostri cuori che Mosè
vi permise di mandare via le vostre mogli” (Mt 19:8). Non va
dimenticato che al tempo di Mosè la società era
quella che era, come del resto lo è oggi. L’umanità,
allora come oggi, non è composta da persone che seguono il
bene: “Tutto il mondo giace sotto il potere del maligno”
(1Gv 5:19). Con la norma mosaica erano tutelati in un certo modo i
diritti e gli interessi della moglie. La norma regolava quella che
era una pratica non giusta. I motivi per cui era concesso il
divorzio dovevano riguardare in origine questioni gravi. Di certo,
comunque, non si trattava di adulterio, perché la Legge
decretava la pena di morte per gli adulteri (Dt 22:22-24), non
semplicemente in divorzio. Della possibilità di divorziare,
in seguito si abusò. Al tempo di Malachia si divorziava per
un nonnulla solo per sbarazzarsi semplicemente della moglie, con
il permesso di sacerdoti permissivi (Mal 2:10-16). Al tempo di
Yeshùa si era ormai giunti a divorziare per futili motivi,
tanto che i farisei domandano a Yeshùa se “è
lecito mandare via la propria moglie per un motivo qualsiasi”.
- Mt 19:3.
Yeshùa
si rifà al disegno divino originale: “Non avete letto
che il Creatore, da principio . . .” (Mt 19:4). “L'Eterno,
il Dio d'Israele, dice che egli odia il divorzio”. - Mal
2:16.
Vediamolo, dunque, il disegno divino originale per la
donna.
Riferendosi al primo uomo, Dio dice: “Non è
bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto conveniente
a lui” (Gn 2:18, ND). Questa dichiarazione è molto
importante, per cui non ci accontentiamo della prima traduzione.
“Gli voglio fare un aiuto che gli sia simile”, traduce
CEI. TNM preferisce: “Gli farò un aiuto, come suo
complemento”; Con: “Gli farò un aiuto degno di
lui”; NR: “Un aiuto che sia adatto a lui”. Pare
che i traduttori siamo almeno d’accordo su una parola:
“aiuto”. Vediamo la Bibbia, ora:
?????
???????????
eser keneghedòu
Èser. La
Bibbia s’interpreta con la Bibbia, per cui vediamo il senso
che la parola ebraica èser (?????)assume nella Scrittura.
In Ger 47:4 ha indubbiamente il senso di aiuto; vi si parla di
“ogni superstite che prestava aiuto” (TNM). In Ez
31:21 appare una nuova sfumatura quando vi si parla di “quelli
che gli davano soccorso”. In Sl 10:14 èser si
arricchisce di significato; di Dio vi si dice: “Tu sei il
sostegno”. “Dio è il mio aiuto”, recita
Sl 54:4. Così in Sl 30:10: “O Signore, sii tu il mio
aiuto!”.
La donna fu creata come “aiuto /
soccorso /sostegno”. Oggi si dice che l’uomo deve
sostenere la donna e aiutarla. All’origine dell’umanità
era il contrario.
Keneghedòu. Si tratta di tre
parole: ??? (ke) sta per “come”; la ? (u) finale
significa “lui”; la parola ?????? (nèghed) è
quella che ci interessa.
Nèghed. Letteralmente
significa “di fronte a”. Questa parola è usata,
ad esempio, riferita all’atteggiamento che i conquistatori
ebrei di Gerico dovevano tenere mostrando la loro decisione
nell’avanzare verso la vittoria: “Ciascuno diritto
davanti a sé” (Gs 6:5). L’innamorato della
bella sulammita le dice: “Allontana gli occhi da me, il tuo
sguardo mi turba” (Cant 6:5, PdS); letteralmente: “Allontana
i tuoi occhi d’innanzi a me”. Il senso non quello
arido e spoetizzante di TNM: “poiché essi stessi mi
hanno allarmato” (sic), ma quello di turbamento suscitato
dal femminile sguardo della sulammita.
Eva era per Adamo non
un “complemento” (TNM) e neppure semplicemente “un
aiuto che sia adatto a lui” (NR). La donna era “come
una che gli sta di fronte” (???????????, keneghedòu).
Il
fatto che Adamo avesse bisogno di un “aiuto”
(èser,?????) indica che di per sé l’uomo da
solo non ce la faceva. La donna costituiva il “soccorso”
(èser,?????) e il “sostegno” (èser,?????).
Il
fatto che la donna era “come una che gli sta di fronte”
(???????????, keneghedòu) non indica affatto la sua
sottomissione all’uomo. Al contrario, indica la sua totale
parità con l’uomo. Parità, ma con una marcia
in più data da quell’ èser (?????),
“aiuto/soccorso/sostegno”. Questa condizione femminile
di parità con l’uomo, stabilita da Dio all’inizio,
sarà di nuovo quella della donna escatologica: “Non
c'è né maschio né femmina; perché voi
tutti siete uno in Cristo Gesù”. - Gal 3:28.
Perché
da quella condizione iniziale di parità si giunse al
maschilismo? Per il peccato. Per ciò che riguarda la donna,
le conseguenze della caduta di Adamo ed Eva furono tre:
1
“Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori
della tua gravidanza; con dolore partorirai figli;
2 i tuoi
desideri si volgeranno verso tuo marito
3 ed egli dominerà
su di te”.
(Gn 3:16)
Nei rapporti
uomo-donna le due conseguenze sono: il desiderio di un uomo da
parte della donna e il dominio dell’uomo sulla donna. Da
quel giorno ad oggi, tutto il resto è storia. L’aspetto
che rende ancora più triste il tutto è che non solo
l’uomo è misogino, ma lo è la donna stessa,
purtroppo. È infatti più facile che una donna
disistimi le altre, piuttosto che ne stimi qualcuna.
Abbiamo
dunque due prospettive: quella umana, in cui l’uomo domina
la società, che è maschilista. E quella divina, in
cui la donna è il capolavoro di Dio.
Tentazione
di Adamo e Eva
Il
serpente era il più astuto di tutti gli animali della
campagna , che il Signore IDDIO aveva formato. Egli chiese alla
donna : è proprio vero che Iddio vi ha detto:
Non
mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?
La
donna rispose al serpente: Noi possiamo mangiare del frutto degli
alberi del giardino , ma solo del frutto dell'albero , che è
nel mezzo del giardino , IDDIO ha detto :
Non lo mangiate ,
anzi non lo toccate , altrimenti morrete .
Allora il serpente
disse alla donna: No , voi non morrete ; anzi il Signore sa che
qualora ne mangiaste , si aprirebbero gli occhi vostri e
diventereste come DIO , acquistando la conoscenza del bene e del
male .
Il peccato
originale
La
donna intanto aveva osservato che il frutto dell'albero era buono
a mangiarsi , piacevole all'occhio e desiderabile per avere la
conoscenza del bene e del male .
Colse quindi del frutto , ne
mangiò e ne dette anche a suo marito , che ne mangiò
con lei . Si aprirono allora gli occhi a tutt'e due e
s'avvidero che erano nudi ; quindi cucite insieme delle foglie di
fico se ne fecero delle cinture .
Alcune considerazioni
:
Da quale combinazione scaturì il peccato
originale ?
Dall'insieme del " libero arbitrio " (
Adamo e Eva ) e dall' orgoglio di un bellissimo angelo che voleva
elevarsi al pari del suo creatore.
E' spontaneo chiedersi
perchè DIO ha fatto in modo di metterli insieme ?. Adamo ed
eva da soli , si presume , non avrebbero mai peccato .
Perchè
dunque un bell'issimo angelo a tentare Eva ( non certo Adamo ).(
non mi meraviglierei di questo perchè in seguito vedremo
che altri angeli si erano invaghiti di altre donne ). La mela
rappresenta il peccato originale . E' lecito pensare ad un doppio
tradimento , a luomo e a DIO ? . A DIO certamente perchè il
Signore aveva destinato Eva a procreare una umanità priva
di ogni pensiero malevolo , cattivo ( come loro , creati in
purezza ) .
Ma dopo il peccato Eva è stata la
progenitrice di una umanità consapevole del bene e del male
nel modo più ampio possibile , a cominciare da Caino e
Abele , il bene e il male . Il bene , Abele , destinato certamente
al paradiso e il male , Caino , che resta sulla terra a patire
stenti e tribolazioni . Lo spirito buono , che onora DIO in tutti
i modi possibili , e ritorna a Lui , mentre quello cattivo
destinato a restarne lontano , dalle gioie massime che DIO può
offrirci .
Ed infine perchè Lucifero è stato
condannato a restare sulla terra a tentare gli uomini , a
continuare quell'opera di seduzioni , tradimenti , malvagità
, e ogni altra opera malevola . Forse perchè
imparino e dimostrino di essere meritevoli del paradiso ? .
Ma è così grande l'ottusaggine umana perchè
tutto ciò non ha ancora fine ?
E in quale futuro potra
sperare l'umanità !!! ( con una società ampiamente
ricca di tradimenti , famiglie che si rompono magari una
settimana dopo il matrimonio , a chi guarda favorevolmente a
unioni coniugali non certo ispirate da DIO , a società
corrotte e improntate a servire il PADRON denaro , alla
distruzione stessa della terra , e così via discorrendo )
.